Spagna. Con l’insegna festiva della Pasqua e in mezzo all’Anno Paolino, la convocatoria: “Siate una lettera di Cristo” (2 Cor. 3,3) Missione e trasmissione, tornava nell’ambiente di calorosa accoglienza e di faccie risplendenti. Alle 5 della sera, iniziava la XXXVIII Settimana Nazionale degli Istituti di Vita Consacrata che vuole essere un grande esercizio collettivo di “lectio viva” delle lettere autentiche di Paolo. Luis Alberto Gonzalez Diez, CMF, moderatore della settimana, dava apertura con un saluto ai seminaristi e presentava la tavola, che era presieduta da Mons. Manuel Sanchez Monge, Vescovo di Ferrol-Mondoñedo e membro della Commissione per la Vita Consacrata della Conferenza Episcopale Spagnola; dal Dr. Gonzalo Tejerina Arias, OSA, Decano della Facoltà di Teologia dell’Università Pontificia di Salamanca; dalla professoressa Carmen Bernabé, insegnante secolare di Sacra Scrittura nella Facoltà Teologica di Deusto e da José Cristo Rey Garcia Paredes, CMF, direttore dell’Istituto di Vita Religiosa. Mettiamo in risalto alcune idee di questa presentazione:
– dalla prospettiva di Paolo, gran comunicatore, prendiamo coscienza della condizione comunicativa della vita religiosa;
– riscopriamo la nostra identità di essere segni e testimoni. Questo ci porterà a chiederci: cosa sta scrivendo Gesù nei nostri cuori consacrati?
Il P. José Cristo Rey chiudeva il saluto ai seminaristi allacciandosi alla settimana di vita religiosa dell’anno passato: “NELLA SCUOLA DELLA PAROLA”, e ci diceva di continuare ad ascoltarla nel laboratorio della Parola. La professoressa Carmen Bernabé ci ha parlato della I ͣ Lettera ai Tessalonicesi come: “ Vocazione ad una esistenza nuova”.
Ci ha esposto in maniera grafica il significato di questa Lettera, come primo scritto del Nuovo Testamento, sotto quattro aspetti:
1.- Nell’inizio della missione paolina in Europa.
2.- Tessalonica: una città grecoromana sul bordo del mar Egeo e sulla via Egnatia.
3.- La comunità di Tessalonica: le sue caratteristiche e i suoi problemi.
4.- La risposta di Paolo: orientamenti e strategie.
Il Prof. Antonio Sanchez Orantos, CMF, ci ha fatto “Una rilettura attuale della I ͣ Tes”. Lasciava qualcuno interrogare e poi subito dava luminose risposte: che cosa vuol dire vivere in Dio? Come giungiamo a sperimentare la vita di Dio nella vita? La seconda venuta?
Da questi interrogativi e risposte se ne deduce che bisogna amare il mondo come Dio lo ama. Dio è Dio, sovrana alterità: evitiamo ogni possibilità di idolatria (raggiungere Dio) e di peccato (cercare di essere come Dio). La serata si concludeva con la celebrazione della consegna della I ͣ Lettera ai Tessalonicesi. Animata da Pablo Agustìn Genovés, presbitero ed animatore della settimana, è stata consegnata la Lettera ai seminaristi dagli studenti dell’Istituto di Vita Religiosa e della Scuola Regina Apostolorum, che hanno fatto da messaggeri e messaggere, facendola giungere al cuore di ogni religioso.
Restava aperto, dal primo giorno, la cassetta della posta paolina, dove ogni seminarista nelle sue rispettive comunità, dopo aver ricevuto ogni giorno una Lettera di Paolo, in un clima di silenzio e di preghiera, avrebbe letto una Lettera e scritto una osservazione da mettere nella cassetta. Queste osservazioni costruiranno, a fine settimana, la lettera che Paolo invierebbe oggi ai religiosi. “Che la grazia di Nostro Signore Gesù Cristo sia con voi”.