Nemi, Italia. 24 agosto 2021. Oggi abbiamo accolto p. Pio Thuruthiyil (India Nord-Orientale) e Lawrence V. (Calcutta), che si sono uniti di persona al Capitolo.
Fin dalla celebrazione dell’Eucaristia al mattino, dedichiamo l’intera giornata ad approfondire uno dei due temi in cui, secondo il presidente del Capitolo, dobbiamo sensibilizzare e crescere a livello congregazionale: il lavoro in equipe di Solidarietà e Missione (SOMI).
Per questo, abbiamo l’intervento (online) del P. Vincent Anesthasiar (Coordinatore del Segretariato Generale di GPIC), Lord Winner (Procuratore Generale delle Missioni) e il contributo faccia a faccia del P. Rohan Dominic CMFF (Coordinatore del Team Clarettiano presso l’ONU), che lavorano in coordinamento con il P. Artur Teixeira, Prefetto Generale dell’Apostolato. L’altra questione, che affronteremo domani, è quella della comunicazione.
In questo modo, abbiamo dedicato la prima sessione a conoscere le quattro aree/obiettivi di GPIC: spiritualità, formazione, testimonianza di vita e missione e servizio di animazione. La seconda sessione è stata dedicata all’apprendimento della struttura e del modo di lavorare del team clarettiano presso le Nazioni Unite con le sue quattro aree di interesse: ecologia/cambiamento climatico, popolazioni indigene/miniere, migranti/rifugiati e processi di pace e riconciliazione.
Guardiamo anche ai 17 obiettivi di sviluppo sostenibile (ODS) dell’agenda delle Nazioni Unite per il 2030. Durante la terza sessione abbiamo deciso di conoscere la struttura e la proposta del Procuratore Generale delle Missioni e, in particolare, tutto ciò che ha a che fare con i progetti di sviluppo nei diversi Organismi della Congregazione.
Dopo ciascuna delle presentazioni c’è stato spazio per il dialogo tra espositori e capitolari e quella è stata la quarta sessione della giornata: un dialogo per approfondire altri aspetti di questi ministeri.
Alla fine della giornata abbiamo sottolineato l’impronta missionaria del nostro lavoro nella solidarietà e nella missione, l’importanza di farlo in rete insieme ad altre persone e organizzazioni sociali e religiose e l’impegno di vasta portata che questo compito comporta.
Mettiamo in risalto anche l’impegno di tutti i missionari clarettiani coinvolti in queste equipe, la loro perseveranza nell’apprendere, nel leggere, nel lavorare in squadra e nel rendere questa proposta a disposizione di tutti con passione e impegno, nonché il buon lavoro del Prefetto Generale dell’Apostolato. Ci rendiamo conto che stiamo crescendo e prendendo cognizione di ciò che questo impegno nato dal Vangelo significa, libero da qualsiasi tipo di ideologia, a favore di un mondo di fratelli e sorelle.
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