Chennai, India. È un dato di fatto che, dall’anno scorso ad oggi, le nostre celebrazioni hanno una risonanza speciale perché si verificano durante la pandemia di COVID-19. In questo contesto di attenzione, la Comunità Claret Bhavan negli ultimi giorni di maggio ha riunito diversi Missionari Clarettiani, condividendo con loro vita e missione.
Sono stati momenti di Grazia per celebrare e congratularsi con i nostri confratelli più piccoli che hanno rinnovato i loro voti religiosi, con quelli che hanno professato per la prima volta e quelli che hanno fatto la loro professione perpetua.
Queste celebrazioni si sono svolte il 30 e 31 maggio a Claret Bhavan, Karumathur, in modo semplice e senza ospiti. Padre Soosai Manickam, CMF, vice-provinciale, ha presieduto il rinnovo e la professione perpetua dei voti.
Queste date sono state propizie anche per ricordare ciò che Papa Francesco si aspetta da tutte le comunità religiose, cioè che riconosciamo di essere chiamati ad essere “persone di comunione” e che dobbiamo “avere il coraggio di essere presenti in mezzo a conflitti e tensioni, come segno credibile della presenza dello Spirito, che ispira nei cuori umani la passione per tutti di essere una cosa sola”.
La nostra vocazione è un dono di Dio. Pertanto, seguire fedelmente Gesù porterà gioia nei nostri cuori. Ciò non significa che saremo liberati dalla croce che il Signore ci promette come discepoli, ma significa che sosterrà la gioia profonda di conoscerci amati da Dio, una gioia che nessuno può portarci via.
Ringraziamo Dio e ci congratuliamo con i nostri confratelli più giovani che hanno detto sì alla chiamata del Signore!
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