Roma, Italia. L’Europa è ora sotto la paura della guerra, poiché l’Ucraina e la Russia tengono le loro truppe pronte ad attaccare. Ci sono stati diversi colloqui tra ministri e primi ministri per affrontare la situazione con mezzi diplomatici. Entrambe le parti stanno controllando la potenziale minaccia, mentre la comunità internazionale attende alcuni passi concreti per evitare la guerra.
Aggiungendo voce alla comunità globale per la pace, la Comunità di Sant’Egidio ha organizzato una manifestazione per la pace il 17 febbraio 2021, alle 17.30, a Piazza Santi Apostoli, Roma. Quasi duemila persone si erano radunate in piazza, con gli striscioni e gli slogan “Che ci sia la pace, non la guerra”. Tra loro c’erano molti giovani che vogliono vivere in un mondo senza guerra. Accompagnati dalle Rev. Suore e dai genitori, i bambini hanno reclamato la distensione attraverso canti e danze.
Lottare per la giustizia, costruire la pace e prendersi cura del bene comune sono diventati segni distintivi della spiritualità, della formazione e della missione clarettiana. E così, mentre sogniamo una Congregazione impegnata nella fratellanza universale, nella giustizia, nella pace e nella cura della casa comune, partecipiamo anche a questa manifestazione. Alcuni clarettiani che vivono a Roma, insieme a P. Vincent Anes, CMF, Segretario Generale JPIC dei Missionari Clarettiani, sono usciti in strada e si sono uniti alla folla nella sua speranza e nel suo clamore per la pace tra queste due nazioni.
La presenza di Antonio Tajani, ex presidente del Parlamento europeo, e di Roberto Gualtieri, sindaco di Roma, sono stati i segni della comunità politica che chiede la pace. La signora Edith Bruck, una popolare scrittrice e poetessa italiana, ha condiviso la sua traumatica esperienza della seconda guerra mondiale.
Andrea Riccardi, fondatore della comunità di Sant’Egidio, e l’attuale presidente Marco Impagliazzo hanno invitato al dialogo e al negoziato per via diplomatica, ripetendo le parole di Papa Francesco: “La guerra è sempre follia”.
(Notizie da Vincent Anes, CMF – Segretariato Generale di GPIC)
