Missionario sopravissuto dalla Cina compie 90 anni

Mag 17, 2009 | Fratelli, La Missione Clarettiana, Missione Viva

Spagna. Il giorno 14 maggio ha compiuto 90 anni il Fratello Justino Rodao, l’ultimo sopravissuto dell’antica Missione Clarettiana di Tunxi, Cina. Nato in Armuña, Segovia, il 14 maggio 1919, professò in Salvatierra l’8 settembre 1939. Giunse alla missione di Cina il 27 marzo 1948, insieme con i Padri Mariano Gonzalez, Francesco Marchio, Jesùs Gonzalez Sarasqueta, Romario Jarussi e il Fratel Benjamìn Quibus. Dei sette distretti missionari che formavano la Missione Clarettiana di Cina, quello di Tunxi fu l’ultimo a soffrire la persecuzione sistematica contro la Chiesa. In quel tempo risiedevano in comunità i seguenti missionari: Mons. José Fogued, Agustìn Rebollar, Eugenio Perez, Paolo Bolinaga e Justino Rodao.

Verso la fine di aprile 1950 si presentarono alla missione tre poliziotti armati che comunicarono loro l’ordine di confinamento totale. Da quel momento fu proibito loro di uscire fuori dai confini della Missione senza permesso scritto della polizia, permesso che sarebbe stato inutile chiedere, perché non lo avrebbero mai concesso. Dopo aver loro comunicato l’ordine di espulsione, ripeterono molte volte che l’unica ragione di quell’ordine era l’obbligo che essi avevano di difenderli dai delinquenti che avrebbero loro recato danno, creando problemi fra il governo cinese e quello spagnolo.

I Padri vedevano arrivare il processo popolare contro di loro. Allora optarono per un processo semipopolare in cui avrebbero preso parte solo dei rappresentanti dei principali gruppi sociali. Fra tutti i missionari, la polizia elesse come vittime i Fratelli Paolo Bolinaga e Giustino Rodao, forse perché erano gli incaricati di provvedere al materiale della scuola e di curare l’edificio scolastico. E giunse il giorno fissato per il processo contro i Fratelli. Dalle 4 alle 6 della sera si riunirono nella piazza della scuola rappresentanti di tutti i gruppi sociali della città. E per supposto, la nostra scuola con i suoi maestri al completo. Il tribunale era formato da cinque personalità del Governo o molto vicino a lui. Prima di cominciare il processo, due agenti della polizia salirono alla nostra residenza ed obbligarono i due Fratelli a scendere in piazza. Durante tutto il processo, i due Fratelli rimasero tranquilli e sereni davanti agli accusatori. Le accuse erano preparate e scritte dagli stessi maestri, non dai bambini che le leggevano. La maggior parte di esse erano accuse puerili. Altre, interpretazioni dei fatti falsificati maliziosamente. E ogni accusatore terminava sempre con la stessa richiesta: espulsione degli stranieri e scuola in mano ai cinesi.

Infine, il 23 novembre 1951 il P. Eugenio Perez e il Fratello Giustino Rodao erano espulsi dalla Cina e arrivavano sani e salvi a Hong Kong e da qui alle Filippine. Nell’anno 1957 il Fratel Rodao era reintegrato alla Provincia di Castiglia. Attualmente lo si incontra nella comunità assistenziale di Colmenar Viejo, assistito dall’amore e dalla cura dei suoi confratelli clarettiani (3 foto).

RALLEGRAMENTI, CARO FRATEL RODAO, E CHE DIO LE CONCEDA ANCORA LUNGHI ANNI DI VITA. (Foto in B/N: ultima fila, 6º dalla sinistra. Davanti a lui, il P. Marchio).

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