Messaggio per la Festa di Sant’Antonio Maria Claret 2023

Ott 23, 2023 | Bacheca, Mathew Vattamattam

Cari Confratelli,

Auguriamo a tutti voi una gioiosa celebrazione della festa del nostro Fondatore! Mentre celebriamo questa festa nell’anno giubilare dei 175 anni di fondazione della nostra Congregazione, cogliamo l’occasione per dare uno sguardo alla realtà attuale in cui viviamo dalla prospettiva del nostro Fondatore alla presenza di Dio. Certamente, non si tratta di fuggire dalle realtà che affrontiamo oggi, ma di acquisire una prospettiva più ampia per mantenere vive le nostre speranze in mezzo alle realtà angoscianti che ci circondano.

Non possiamo ignorare lo scenario socio-politico del mondo, ora afflitto dalle guerre in Europa dell’Est e in Medio Oriente, che sono iniziate con invasioni barbariche, l’uccisione di civili innocenti e molti altri conflitti nel mondo. Vediamo più fumi di rabbia che salgono al cielo che incenso di ringraziamento e lode al Creatore. La sofferenza, la povertà e l’emarginazione delle persone, soprattutto dei bambini, nella nostra casa comune sempre più malata, sono allarmanti. Anche la Chiesa sta lottando per dare una testimonianza credibile della gioia del Vangelo. Vederli semplicemente da quaggiù potrebbe essere molto angosciante.

Il ricordo del nostro Fondatore ci invita a integrare la nostra visione delle cose qui e ora con la prospettiva dell’eternità, che ci aiuta ad allargare l’orizzonte delle nostre preoccupazioni e a fissare lo sguardo su ciò che è duraturo. Dall’alto, i muri di separazione scompaiono, il piccolo e il grande non contano, e ciò che dura è la verità e la carità che lega tutti. Come afferma San Paolo, “siamo cittadini del cielo” (Fil 2, 20). Fin da giovane, Claret aveva un senso di eternità {Aut 8). La luce del cielo illuminava i suoi passi sulla terra. Pregava ardentemente per ottenere i doni del cielo per sostenere la sua vita sulla terra: “Gesù mio, ti chiedo amore, grandi fiamme di quel fuoco che hai fatto scendere dal cielo sulla terra. Vieni, fuoco divino; vieni fuoco sacro, accendi, brucia, sciogli e versami nello stampo della volontà di Dio (Aut 446). Seguendo la mentalità del Fondatore, i nostri martiri hanno preferito la cittadinanza del cielo piuttosto che abbandonare la loro fede per vivere una vita senza Dio un po’ più a lungo qui sulla terra.

Quest’anno segna diversi giubilei nella Congregazione: 175 anni della missione di Claret in Canarias, 150 anni della missione di Avellana in Cile, 100 anni della presenza dei Clarettiani a Santo Domingo, Panama e Germania, e 50 anni della presenza clarettiana in Nigeria. Queste celebrazioni commemorative ci invitano a continuare a camminare sul sentiero che il Signore sta guidando la Congregazione e a rimanere radicati in Lui mentre navighiamo in diverse situazioni di vita. Ricordiamo i nostri pionieri e le centinaia di missionari impegnati che si sono uniti alla comunità celeste con Sant’Antonio Maria Claret.

Siamo eredi dello spirito missionario del nostro Fondatore. In questo anno giubilare, continuiamo a pregare: Signore, fa’ che ognuno di noi e le nostre comunità siano infuocate dal Tuo Amore, spargi le sue fiamme ovunque andiamo, e infiamma tutti.

P. Mathew Vattamattam, CMF

Superiore Generale

24 ottobre 2023

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