…Tutto servizio dell’autorità si esercita in modo sinodale: promuove la corresponsabilità, favorisce il lavoro di squadra, rispetta e armonizza le differenze (QC, 57b).
- Cari fratelli della nostra Cara Congregazione e nel Cuore Immacolato della Beata Vergine Maria. Vi inviamo i nostri saluti fraterni da La Feuillette, Ngoya, Yaoundé (Camerun), dove il Governo Generale della nostra Congregazione ha avuto un incontro con i Superiori Maggiori e i loro Consultori di tutti gli Organismi, oltre che con i coordinatori delle nostre missioni in Africa. Questo incontro ha fatto seguito alle visite canoniche che il Governo Generale ha effettuato nella maggior parte degli organismi e delle missioni di ACLA nel 2024. Si è svolto dal 4 al 14 dicembre 2024 ed è stato un’opportunità per condividere i frutti delle visite e tracciare il cammino verso una congregazione radicata e audace, pronta a rispondere alle necessità del continente africano attraverso la nostra testimonianza della Parola di Dio in tutti i nostri ministeri pastorali. È stata anche l’occasione per l’ACLA di celebrare, come una sola famiglia, la conclusione del 175° anniversario della fondazione della nostra congregazione.
2. In risposta al sogno del XXVI Capitolo Generale di una congregazione che, sull’esempio di Maria, custodisce nel suo cuore, compie e proclama la Parola di Dio (QC, 51), l’incontro è iniziato con una solenne intronizzazione della Bibbia. La Bibbia è rimasta al centro dell’incontro attraverso la sua presenza significativa e la lettura quotidiana di un passo prima dell’inizio delle attività.
3. Nella lettera del P. Generale, Rev.mo P. Mathew Vattamattam, indirizzata ai partecipanti e che ha fatto da cornice alle nostre conversazioni nello Spirito, ci è stato ricordato il ricco potenziale di vita presente nel continente africano, così come le erbacce che cercano di soffocarlo. Per questo motivo, l’incontro è stato un’opportunità per ascoltare lo Spirito e immaginare il futuro che Dio ha per noi. In questa lettera, siamo anche invitati a continuare il cammino sinodale e a continuare a sognare insieme per il bene del continente africano. Siamo inoltre chiamati a una visione collettiva che ci aiuti a passare da una cultura della lamentela a una cultura della gratitudine. In questo senso, il giubileo della fondazione della nostra Congregazione, così come il prossimo Grande Giubileo della Chiesa, sono fari di luce che orientano i nostri passi, ancorandoci a Cristo per essere audaci nella missione, che è la nostra particolare vocazione.
4. I giorni successivi sono stati dedicati al discernimento spirituale attraverso l’ascolto e il dialogo. Abbiamo riflettuto sulla situazione attuale dell’Africa e lavorato sulle osservazioni fatte dal Governo Generale durante le visite canoniche. Queste osservazioni hanno aperto la strada a conversazioni sincere nello Spirito. Abbiamo potuto evidenziare alcuni temi di grande importanza, tra cui la nostra disponibilità apostolica, la ricchezza delle vocazioni, la vivacità delle celebrazioni sacramentali, e altro ancora. Tuttavia, sono emerse anche sfide come il clericalismo e la mancanza di fraternità, identificate come erbacce da estirpare affinché la barca della fede cristiana in Africa non affondi.
5. La seconda parte dell’incontro è stata dedicata ad approfondire i tre processi di trasformazione che gli ultimi due Capitoli Generali ci hanno invitato a seguire come cammino di conformità a Cristo e di testimonianza per le persone del nostro tempo. Nel primo processo di trasformazione, è stata sottolineata la sinergia tra le prefetture dell’Apostolato, della Pastorale Biblica e della Comunicazione, e della Pastorale Giovanile e Vocazionale. La nostra solidarietà con le periferie della vita attraverso il SOMI è stata identificata come un elemento centrale del nostro apostolato. Lo stesso vale per l’apostolato con i giovani, che richiede particolare attenzione, soprattutto in questo momento in cui molti giovani si stanno allontanando dalla fede. In tutto ciò, la Parola di Dio funge da anima (anima) di tutte le nostre azioni pastorali.
6. Il secondo processo di trasformazione ha portato i partecipanti a una maggiore conoscenza dei principi di governance e della cura responsabile del nostro patrimonio comune. Poiché non operiamo in un settore commerciale, coloro che esercitano l’autorità devono comprendere che si confrontano con esseri umani complessi e non con macchine complicate che possono essere studiate e manipolate. Pertanto, è fondamentale padroneggiare i principi chiave della leadership. Come Gesù, il modello di leadership del servo deve essere il nostro riferimento. È stata posta una forte enfasi sulla trasparenza e sull’accountability, oltre che sulla cura dei nostri beni comuni. Ci siamo interrogati su come prenderci cura dei progetti comuni di ACLA, come l’InCLA ad Abuja, in Nigeria, e il Noviziato Padre Xifré a Bata, in Guinea Equatoriale.
7. Nel terzo processo di trasformazione apprendiamo che la nostra comunione si esprime a più livelli: la comunione con Dio, la comunione con i fratelli, la comunione con gli altri membri della famiglia clarettiana e con l’intera creazione. Attraverso questi livelli, si esprime la nostra identità clarettiana. Tuttavia, possiamo progredire in questi passi di comunione solo attraverso una formazione integrale continua, interculturale e intergenerazionale.
8. Questi giorni ci hanno aperto gli occhi sulla cura che la Congregazione riserva agli organismi e alle missioni di ACLA. Questo è evidente nelle statistiche relative alla condivisione dei beni materiali e spirituali della congregazione, così come nella cura fraterna dimostrata dal Governo Generale verso i nostri organismi e missioni. Gli incontri che i membri del Governo Generale hanno avuto con ciascun organismo in questi giorni ne sono una testimonianza concreta. Per tutto ciò, diciamo un grande grazie.
- Le diverse dinamiche utilizzate per facilitare l’incontro lo hanno reso memorabile e facile da assimilare. È stata anche un’opportunità per i partecipanti di scambiare iniziative ed esperienze tra di loro. Con una sola voce diciamo merci beaucoup al Governo Generale.
10. Esprimiamo inoltre la nostra gratitudine al nostro ospite, la Delegazione Indipendente del Camerun, per la sua ospitalità. Le visite ad alcune delle case di formazione a Yaoundé mostrano chiaramente che siamo benedetti con formatori e studenti desiderosi di raggiungere la formazione integrale che la congregazione sogna di realizzare (QC, 87). Che il Cuore Immacolato della Beata Vergine Maria continui a custodirci con la sua protezione materna nel nostro compito di animare i nostri organismi.
Fatto presso la Comunità dei Fransaliani, 14 dicembre 2024.
Partecipanti all’Incontro ACLA-Governo Generale