L’arte a favore della vita

Dic 4, 2011 | México, Popoli indigeni

Messico, D.F. Anna è membro di un gruppo tedesco che appoggia le comunità indigene Tlapaneche della missione di Xochitepec (Guerrero, Messico).

Essa è pittrice e si è proposta di aiutare tanto gli indigeni come ‘NIEV’ (Bambini con Illusione e Speranza di Vivere), una associazione che cura i bambini con problemi di tossicodipendenza, nella Città di Messico. Ambedue le opere sono coordinate dai Missionari Clarettiani.

L’originalità è che si è messa in risalto per una proposta sull’arte della vita. Essa chiede ai giovani e ai bambini indigeni e a quelli dell’associazione NIEV di dipingere alcune scene della loro vita ordinaria e di spedirle per farle conoscere in Germania.

La proposta ha avuto un pieno successo. Per i bambini e i giovani è servito come una interessante terapia e, insieme, hanno espresso artisticamente le loro emozioni, ottenendo una notevole diffusione e, anche, alcuni aiuti economici per progetti a favore dello sviluppo.

Anna, da parte sua, si è sentita toccata da queste pitture. In una lettera diretta ai giovani artisti condivide con loro i propri sentimenti.

Quando un anno fa mi giunse il pacchetto dal Messico con i disegni, non sapevo che questo sarebbe stato un giorno molto importante della mia vita. Noi parliamo lingue differenti, ma più che le parole, le vostre pitture hanno parlato dei vostri giorni tristi e dei vostri giorni allegri. Si parla in esse di dolore, tristezza ed angustia, ma anche di speranza, allegria e confidenza.
Tutto ciò ha toccato il mio cuore e mi ha dato forza.
Il 4 novembre 2010 è morto uno dei miei figli a conseguenza della droga. Sebbene egli avesse un padre e una madre che lo amavano e lo appoggiavano, non trovò la forza per liberarsi dalla droga. Ebbe fratelli che gli stavano molto vicino, che desideravano aiutarlo, aveva una professione e una casa, medici e terapie; ma fu troppo debole per arrivare ad una vita senza droga.
Io so che molti di voi sono stati abbandonati e, senza dubbio, ora hanno intrapreso un buon cammino. Io so come è difficile questo passaggio e che richiede molto sacrificio, coraggio e forza per farlo. Per me è importante dirvi che penso a voi con molta simpatia, rispetto e ammirazione. Le vostre pitture mi consolano e mi danno fiducia. Vi ringrazio di cuore e le conserverò come un tesoro (…). Allo stesso tempo approfitto per inviarvi anch’io due pitture. Le ho fatte quando ero nella disperazione e triste. Ma con tutto ciò non ho abbandonato la speranza e ringrazio per la vita e per i tre figli che ancora ho (…)”.

Anna_2La prima pittura s’intitola: Anna disperata e triste e la seconda riflette la sua famiglia. Fra i suoi quattro figli, dietro, fra le ombre, quello che è morto di droga.

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