Cari Fratelli, saluti da Karen, Nairobi, Kenya, a nome di tutti i Superiori Maggiori della nostra amata Congregazione.

Jambo, Asante Sana, Karibu: queste sono alcune delle bellissime parole swahili che non si possono ignorare in questa bellissima Jamhuri ya Kenya (Repubblica del Kenya), come si dice in swahili.

La cultura keniota è vasta e molto colorata. Ecco perché il primo giorno di questo incontro i canti e le danze ritmiche del gruppo folkloristico Kikuyu della nostra Missione di Kerwa hanno rappresentato il carattere accogliente della Delegazione di San Carlo Lwanga. Vedendo le loro risate contagiose e sentendo le loro bellissime voci, ci siamo trovati d’accordo con il famoso scrittore e romanziere keniota Ngũgĩ wa Thiong’o, che ci ha detto che “anche le parole scritte possono cantare”. Vestiti splendidamente con le coperte Maasai, ci siamo recati in processione con la Bibbia alla sala riunioni e abbiamo iniziato ufficialmente la nostra riunione con l’intronizzazione della Parola di Dio mentre meditavamo sul passo del Vangelo di Giovanni 15:1-17. La giornata si è conclusa con la messa di apertura e l’introduzione al nostro incontro.

GIORNO 2 del nostro incontro, che abbiamo chiamato: Hakuna Matata – Non preoccuparti, è stato riservato al ritiro spirituale guidato dal Prefetto Generale della Spiritualità, Padre Carlos Sanchez, che ha ruotato intorno al testo evangelico di Giovanni 15:1-17. La prima sessione mattutina si è concentrata sulla prima parte del testo (Gv 15:1-8) dal punto di vista della permanenza-radicamento, mentre nel pomeriggio la seconda parte (Gv 15:9-17) dal punto di vista della fecondità-avidità.

Seguendo la stessa dinamica, il Terzo Giorno si chiama Asante Sana. Nella prima parte della mattinata, P. Joseph Mwaniki imc (Missionario della Consolata), ha condiviso con noi una visione storica della Chiesa in Africa e in particolare nell’Africa orientale; ha anche accennato ad alcune delle sfide che affrontiamo oggi come missionari in questa parte del mondo. Il nostro fratello, Amos Moses Onyait cmf, ci ha illustrato la storia della presenza clarettiana in Africa orientale, l’organizzazione della Delegazione Indipendente St. Charles Lwanga e le sfide delle diverse comunità nei tre paesi dell’Africa orientale in cui ci troviamo. Pedro Belderrein, cmf, ha guidato la meditazione sulla sinodalità, abbiamo avuto un momento di condivisione su come la sinodalità sia fondamentale nella nostra vita clarettiana, abbiamo anche ricevuto i saluti di Mons. Josep Maria Abella cmf, Vescovo di Fukuoka, Giappone e del Cardinale Aquilino Bocos cmf.

Oggi, 8 settembre, possiamo pensare alla nostra filosofia ubuntu che insiste sul fatto che io sono come noi siamo. Ecco perché in questa festa della Natività di Nostra Signora ci uniamo a tutta la congregazione che già da ieri ha accolto nuovi novizi in tutto il mondo nei nostri diversi noviziati, rinnovi di voti, professione perpetua, prima professione e anniversari di molti nostri fratelli. Soprattutto in questa Delegazione, dove un gran numero di persone sta facendo la sua prima professione. Oggi, guidati da Padre Henry Omonisaye, abbiamo riflettuto sul Sogno della Congregazione, di cui siamo stati avvertiti durante il nostro XXVI Capitolo Generale, e lo abbiamo meditato in armonia con i sogni definiti durante gli ultimi 21 Capitoli Provinciali e Assemblee della Congregazione. Dopo il discorso del Padre Generale, ogni superiore ha ricevuto ufficialmente il Sogno della Congregazione che abbiamo definito durante il XXVI Capitolo Generale a nome dei confratelli del suo corpo. Asante Sana, Karibu

Asante Sana, Karibu