Svizzera. Cominciamo la giornata recitando le Lodi animate dalla delegazione italiana.
Durante tutta la mattinata lavoriamo a gruppi e mettiamo in comune gli orientamenti del futuro, elementi portanti della pastorale dell’immigrazione clarettiana europea per il prossimo sessennio. Un guida ben strutturata per il lavoro di gruppo è stata realizzata da Miguel Tombilla, Pilar Maroto e Javier Ojeda. Con il documento delle sfide e conclusioni
dell’incontro di Fatima e le linee di attuazione offerte da Pilar Samanes, integriamo e correggiamo (varie volte) questo documento guida andando verso un documento finale condiviso.
A metà pomeriggio si unisce al gruppo Franz Stampfli, delegato episcopale per l’immigrazione del Cantone di Zürich dal 1973 (predecessore di Luís Capilla). Rimandiamo l’approvazione finale del documento a più tardi. Celebriamol’Eucaristia presieduta da Franz Stampfli e animata dalla Provincia di Catalogna.
Segue l’ultima cena (nostra) “stile svizzero” (cetrioli, pesce con salsa e gelato con tre gusti – uno dei tre da indovinare) e un riposo di 20 minuti per alcuni o una breve riunione per altri, torniamo a lavorare sul documento rielaborato dalla commissione. Per un buon tempo discutiamo sulla necessità di creare un foro europeo di riflessione dove si possano intercambiare esperienze, lavori, documenti, difficoltà, avanzare in alcuni temi comuni per arricchirci tutti. Non riusciamo a dirci se è viabile o no. Angelo Cupini suggerisce la creazione di un segretariato che possa facilitare questi interscambi, la riflessione e l’animazione dei lavori. Commentiamo, valutiamo qialche proposta, riposizioniamo e approviamo il documento, lasciando il compito della redazione finale alla commissione, alla quale siamo eternamente grati per il lavoro e la pazienza.
Miguel Angel ci presenta i materiali proposti dalle provincie e delegazioni, più un servizio fotografico, che ogni organismo si porterà in un DVD.
Ha curato la redazione delle quattro cronache Laura López Ortiz.