Svizzera. Come ogni giorno, anche oggi iniziamo la giornata condividendo l’Eucaristia, questa volta animata dalla Provincia di Euskal Herria.(Foto )
Nella mattinata ci accompagna Beatrice Gil, giudice minorile del Cantone di Argovia, che ci apre a una visione dell’immigrazione dal suo punto di osservazione.
Inizia parlando della legge minorile e del suo lavoro. Ci parla
della problematica dei giovani e adulti immigrati e la delinquenza; cosa c’è dietro le statistiche; qual è il peso dell’esclusione carceraria e i modi diversi di applicare il codice per gli svizzeri e per gli immigrati.
Ci chiede aiuto, al termine, di fronte ad una realtà di tante persone immigrate ora o nel passato e che si trovano dentro un mondo in piena trasformazione che chiede risposte nuove e rigenerate.
Il pomeriggio lavora con noi Luis Capilla, delegato vescovile per l’immigrazione nel Cantone di Zurigo e Glaus. (1 Foto ) Fa un discorso globale sull’immigrazione in Europa e in particolare nella Svizzera. Fa una carellata storica per arrivare all’oggi, come è cambiata l’immagine degli immigrati, quale era la loro mentalità al tempo dell’immigrazione.
Ha fatto un secondo discorso in relazione alla posizione della Conferenza Episcopale Svizzera di fronte all’immigrazione e come è organizzata l’attività pastorale, gli obiettivi, le iniziative e gli impegni. Ci ha offerto anche chiavi di lettura e comprensione dell’organizzazione e del modello di chiesa che varia anche secondo i vari cantoni.
Dopo cena Joan Soler (Foto ) y Ricard Costa-Jussá, della Provincia della Cataluña, presentano l’attività sulla pastorale dell’immigrazione con una particolare attenzione all’esperienza Casal Claret in Vic. Anche questa sera la giornata chiude condividendo alcuni prodotti tipici.