Cari Conratelli,
Ci stiamo preparando per un importante evento congregazionale, che considero significativo dopo l’ultimo Capitolo Generale.
Nei nostri tempi cambiati, i Superiori Maggiori della nostra Congregazione, insieme al Governo Generale, si riuniscono per riflettere sull’invito del Capitolo Generale e per chiederci come possiamo insieme far vivere alla Congregazione la sua vocazione nella Chiesa in modo credibile e gioioso. Una delle principali preoccupazioni di questo incontro è quella di sintonizzarci con il Sogno di Dio, che insieme abbiamo tessuto in preghiera durante il Capitolo Generale.
Quindi, una delle domande che ci siamo costantemente posti è stata: Cosa ci sta chiedendo il Signore nel nostro tempo? Il Sogno di Dio per la Congregazione che abbiamo tessuto insieme è stato un modo per articolarlo con progetti e impegni. Tutti i processi erano basati sul nostro desiderio, sulla nostra chiamata ad essere radicati in Cristo e audaci nella missione. Quindi, essere radicati in Cristo con audacia è il primo compito. Come viviamo la nostra vocazione oggi, facendo di Cristo il centro della nostra vita e assumendo i vari impegni per dare a Lui il posto migliore?
E la seconda cosa è essere audaci come persone radicate. L’audacia morbida e l’eroismo superficiale nella missione non durano a lungo. L’audacia è dello Spirito Santo. E questo richiede che siamo radicati. Per vivere come missionari radicati e audaci nel nostro tempo, abbiamo bisogno della grazia di Dio. Dobbiamo percorrere il cammino sinodale, ascoltandoci l’un l’altro e lo Spirito Santo.
Il Governo Generale ha fatto il suo Piano d’Azione, e questi piani hanno senso solo se praticati e interiorizzati nei rispettivi Organismi Maggiori. E questa sarà una delle discussioni più importanti per noi. La grande sfida per noi è quella di mettere in pratica il discorso.
L’Esortazione Capitolare, il Sogno e i segni, eccetera, forniscono una mappa. Ma una mappa è una mappa. Non è il territorio. Dobbiamo camminare sul territorio per raggiungere la meta o realizzare il Sogno. E questo è un viaggio collettivo. Ed è per questo che questo percorso sinodale a cui il Papa ci sta invitando è significativo per il modo in cui ci muoviamo verso il futuro.
Chiediamo a tutti voi di pregare per noi e di essere uniti a noi, in modo da compiere insieme il nostro viaggio in avanti, per sognare con Dio e realizzare il Sogno come Missionari radicati in Cristo e audaci nella missione.
Dio vi benedica.
P. Mathew Vattamattam, CMF
Superiore Generale