Nell’incontro dei Prefetti di Formazione in Guatemala, in continuità con il tema “Interculturalità e formazione”, il P. Joseph Callistus ha spiegato “gli aspetti dell’incontro interculturale e degli scontri culturali”. Ha ricordato alcune delle varie fonti congregazionali e ha ribadito che nella nostra diversità ciò che ci unisce è il nostro carisma. Tutte le sessioni e gli esercizi di gruppo hanno fornito una grande quantità di contributi pratici ai partecipanti sulle nozioni generali di interculturalità che portano ai propri Organismi e si applicano nel processo di formazione e nelle nostre comunità. Le sessioni sono state molto partecipate attraverso attività di gruppo in modo che tutti potessero assimilare i contenuti con intensità e dinamismo.
La sessione sullo “shock culturale” è stata davvero edificante, poiché ha aiutato i responsabili della Formazione a motivare gli Studenti in Formazione su tali realtà in modo che li affrontassero come missionari. Ha spiegato che lo shock culturale è una sensazione di ansia che una persona può provare dopo essersi trasferita in un ambiente completamente nuovo (di solito compare entro poche settimane dall’arrivo in un nuovo posto). Ha anche invitato i gruppi a svolgere un altro lavoro di gruppo su “Preparare i nostri missionari alla vita interculturale”, con una domanda: Come prepariamo i nostri studenti ad accettare la vita interculturale e come prepariamo le nostre comunità a ricevere missionari da altre culture? I partecipanti hanno tenuto momenti vivi di dibattiti e proposte.
Nel pomeriggio, il P. Royestan Jerajh, dello Sri Lanka, ha trattato un argomento: “Apprendimento dell’interculturalità dal nostro fondatore, San Antonio Maria Claret“. I partecipanti, in gruppi, hanno discusso e riflettuto sulla domanda: Come possiamo leggere l’interculturalità nella vita del nostro Fondatore, nel suo atteggiamento e nei suoi stili di vita
In serata, i gruppi si sono concentrati sul dibattito e sull’assimilazione dei capitoli 8 e 9 della bozza del nuovo PGF.