Honduras. (De Ecclesia Digital). Il Vescovo clarettiano Mons. Juan José Pineda si è incontrato, in serata, con Zelaya nell’ambasciata del Brasile. Ha detto, questo lunedì, attraverso emittenti locali, che non può divulgare ciò di cui hanno parlato
perché è sotto segreto confidenziale.
Mons. Pineda si è convertito in mediatore fra il governo “de facto” dell’Honduras e il deposto presidente Manuel Zelaya, basandosi sull’accordo di San José, presentato dal presidente di Costa Rica, Oscar Arias.
“Il dialogo è ampio, la volontà è loro”, ha detto Pineda, il quale nelle prossime ore deve pure incontrarsi con il Presidente del governo “de facto”, Roberto Micheletti.
La stessa cosa succede con i candidati presidenziali, i quali oggi hanno informato che nella nottata si sono riuniti con l’ambasciatore degli Stati Uniti a Tegucigalpa, Hugo Llorens.
Bernard Martinez, candidato presidenziale del partito Innovaciòn y Unidad (PINU), ha detto che Llorens li ha avvertiti che i colloqui per ottenere la pace devono avere basi solide e attuare l’accordo di San José, che prevede la restituzione de Zelaya al potere.
Ha avvertito pure che se non si firma l’accordo di San José non si riconosceranno le elezioni generali di novembre prossimo e che il ritorno di Zelaya al potere diventerà impossibile. Queste elezioni non potrebbero farsi il 29 novembre prossimo, data stabilita ufficialmente.
Zelaya, deposto tre mesi fa, ha assunto il potere nel 2006 e il suo mandato sarebbe scaduto il 27 gennaio del 2010.