Lecco, Italia. Nella “Casa sul Pozzo” di Lecco è stato disegnato un “Muro della Memoria”. Si tratta del graffito stilizzato di un albero nelle cui foglie sono stati scritti tre grandi gruppi di nomi:
1) i nomi dei giovani che sono passati da questa casa e che sono morti, 2) i nomi delle donne e degli uomini che con le loro scelte di vita hanno arricchito la prassi dell’umanità con segni positivi e 3) i nomi dei luoghi, città e territori dove si sono verificate violenze umane o sono fiorite esperienze di pace.
In questo modo, la “Casa sul Pozzo” si è unita alle celebrazioni del “Giorno della Memoria” (27 gennaio), in solidarietà con le vittime dell’olocausto durante la seconda guerra mondiale.
Si è avuto pure un concerto dedicato ai militari israeliani incarcerati per essere obbiettori di coscienza, durante l’occupazione della Palestina.
Fra le altre attività programmate, il 2 febbraio si presenterà nuovamente in questa Casa la Signora Hanna Weiss, la quale a 16 anni fu portata ad Auschwitz insieme alla sua famiglia, di cui non ne vedrà nemmeno uno dopo la sua liberazione, il 27 gennaio 1945.
Il 10 febbraio si realizzerà una prova aperta di uno spettacolo intitolato: “L’eclissi della democrazia”. E’ una cronaca della crisi del sistema globale, da Genova agli ultimi episodi intorno a Wall Street.
Il 10 febbraio si realizzerà una prova aperta di uno spettacolo intitolato: “L’eclissi della democrazia”. E’ una cronaca della crisi del sistema globale, da Genova agli ultimi episodi intorno a Wall Street.
Contemporaneamente si stanno raccogliendo firme per il referendum di due proposte di legge ad iniziativa popolare: per la riforma del diritto di cittadinanza e per l’estensione agli immigrati del diritto di voto amministrativo.
La “Casa sul Pozzo” è un progetto dei clarettiani della Delegazione Italiana che coordina il P. Angelo Cupini, cmf. Fra le sue attività risalta il Progetto Crossing, un processo formativo per l’integrazione culturale degli immigrati che quest’anno accompagna più di 100 giovani, che abitano a Lecco ma che provengono da 26 paesi del mondo.
