Aranda de Duero, Spagna. In Spagna fino a due anni fa vi erano più di 26.000 centri di insegnamento non universitario. Di essi solo 7 sono stati accreditati dalla Fondazione Europea per la Gestione di Qualità (EFQM) con il voto 500+.

Con questo si certifica pubblicamente la qualità di un collegio nella sua gestione ed organizzazione accademica, relazionale ed amministrativa. Da questo mese uno di questi sette è il Collegio Claret di Aranda de Duero.

Una semplice visita alla sua pagina web permette di vedere immediatamente che il centro sta all’altezza del secolo XXI senza rinunciare alla sua identità cristiana e clarettiana.

Il Collegio si appella ai valori dei Diritti Umani, alla Dottrina Sociale della Chiesa e alla tradizione clarettiana come ispiratori dello stile di formazione che offre ai suoi più di 600 alunni. Lo mettono in risalto più di 110 anni di servizio missionario nell’insegnamento: il Collegio incominciò le sue prime classi all’inizio del secolo XX. Nel 1903 aveva 160 alunni; è difficile calcolare quante migliaia di famiglie ne hanno beneficiato da allora.

Il certificato che accredita la possessione del voto EFQM 500+ è stato reso noto con certificato pubblico, alla presenza di numerose autorità civili, del Direttore-Coordinatore del Collegio, P. Miguel Angel Niño de la Fuente. Lo accompagnavano, fra gli altri, il coordinatore dell’Equipo de Titularidad, creato quest’anno per animare i 7 collegi della Provincia di Santiago, P. José Basilio Alvarez Llana.

La comunità di Aranda de Duero attualmente è formata da un Fratello e 4 Padri, tutti quanti implicati in qualche maniera nella vita del collegio, con una età media che sfiora i 64 anni.

Come gli altri collegi della Provincia di Santiago, il Collegio Claret di Aranda eccelle per l’educazione ai valori evangelici, con una attenzione speciale a quelli legati alla giustizia, alla solidarietà e alla pace. L’istituzione cerca di aiutare gli alunni a scoprire il progetto di Dio nelle loro vite, cercando di fare di essi dei buoni cittadini. Ogni volte gli immigrati sono sempre di più, famiglie con problemi, giovani in difficoltà che si dirigono al centro trovando le porte della comunità educativa, aperte.