Bogotà, Colombia. Il 7 ottobre, il III Congresso di Spiritualità Clarettiana organizzato dal Segretariato di Spiritualità della Provincia di Colombia Oriental-Ecuador si è svolto nell’ambito della celebrazione dei 100 anni di presenza clarettiana nella località di Bosa, a Bogotá.
P. Josué González, CMF, Superiore Provinciale, è stato responsabile dell’apertura dell’evento, in questo ricordo grato per tutto il lavoro svolto da tanti clarettiani in questi cento anni di cammino a Bosa. Ha anche ricordato ai partecipanti che il Congresso cerca di generare consapevolezza della vocazione e della missione; pertanto, i temi di approfondimento sono stati: gli inizi, la rilettura della missione clarettiana e le prospettive dall’ecclesialità al cammino missionario oggi.
P. Carlos Sánchez, CMF, Prefetto Generale della Spiritualità e della Vita Comunitaria, che ha parlato della spiritualità come apertura alla presenza viva dello Spirito, che illumina la vita, incoraggiandoli alla missione di portare la buona novella ai poveri.
Dopo i saluti e le accoglienze ufficiali, sono proseguite le presentazioni. P. Alfonso Reyes, CMF, Coordinatore del Segretariato di Spiritualità, ha presentato l’evoluzione dell’educazione e della pastorale, dalla prospettiva tradizionale, nuova e contemporanea. Ha dato indicazioni sul percorso storico, sulle caratteristiche della letteratura, della musica, dell’architettura, della pittura, della psicologia, ecc. che hanno segnato questi cento anni.
P. Carlos Rozo, CMF, e il Maestro Oswaldo Martínez, hanno presentato una lettura teologico-pastorale dell’azione missionaria dei Clarettiani nella località di Bosa. La presentazione è stata fatta tenendo conto di sette elementi: a) criteri ermeneutici; b) la formazione di una coscienza critica; c) la ricerca del Gesù della storia; d) una Chiesa missionaria e inserita; e) l’articolazione con il movimento sociale ed ecclesiale, f) la persecuzione e il martirio come costi delle opzioni; e una conclusione aperta attraverso domande che hanno aiutato i partecipanti a continuare a riflettere sull’eredità missionaria e sull’impegno che come clarettiani devono continuare a costruire.
L’ultima conferenza è stata tenuta da Monsignor Juan Carlos Barreto, vescovo della Diocesi di Soacha, che ha espresso la sua gratitudine per il contributo che i Clarettiani hanno dato a Bosa, ricordando che la comunità è viva, che contribuisce al Paese e all’evangelizzazione. Il contributo di Monsignore si è concentrato sul cammino sinodale e sul magistero di Papa Francesco.
Nell’intervallo delle presentazioni, si è vissuto un momento speciale, chiamato rito della luce, in cui un gruppo di studenti con candele accese ha presentato i nomi dei Clarettiani che, nel corso di questi cento anni, hanno fatto la storia. Questo momento è stato accompagnato da una canzone e da un video. Infine, il Congresso si è concluso con la sintesi della giornata presentata da P. Enrique Aponte, CMF.
Sono grati a Dio, alla Congregazione e alla Provincia per la testimonianza di vita e di missione in questi cento anni di cammino clarettiano in questa parte della Chiesa.