New York, USA. “In un mondo arretrato, questa Sala dell’Assemblea Generale è uno dei luoghi più strani di tutti. La pandemia COVID-19 ha cambiato il nostro incontro annuale in modo irriconoscibile. Ma lo ha reso più importante che mai”, sono state le parole del Segretario Generale Antonio Gutierres all’apertura del dibattito generale della 75ª sessione dell’Assemblea Generale (UNGA), martedì 22 settembre 2020.
L’Assemblea Generale è il principale organo deliberativo, normativo e rappresentativo delle Nazioni Unite. I 193 Stati membri delle Nazioni Unite sono rappresentati all’Assemblea Generale. Ogni anno, nel mese di settembre, tutti i membri dell’ONU si riuniscono alla Sala dell’Assemblea Generale di New York per la sessione annuale e il dibattito generale, a cui hanno partecipato e diretto molti Capi di Stato e Capi di Governo. Quest’anno si è svolta dal 16 al 30 settembre.
Per la prima volta nella storia delle Nazioni Unite, i leader mondiali non sono stati in grado di incontrarsi di persona per il dibattito annuale dell’AG. L’Assemblea ha preso una decisione storica nel luglio 2020 per consentire ai leader di inviare videomessaggi preregistrati, e i video saranno presentati da un rappresentante di ogni Stato, che sarà fisicamente presente nella sala dell’AG. Grazie a questo formato, più Stati Membri che non hanno mai partecipato al dibattito generale annuale, saranno presenti mettendo sul tavolo una lista completa di questioni, dalla cooperazione nei tanto attesi vaccini COVID-19, al rilancio del multilateralismo globale, fino alla promozione dell’uguaglianza fra i generi e all’azione climatica.
Al termine della discussione del 30 settembre presso la sala praticamente vuota dell’Assemblea Generale di New York, Volkan Bozkir, presidente della 75ª sessione, ha dichiarato: “Questo incontro è stato sostanziale ed eccezionale” e ha sottolineato la necessità del multilateralismo e dell’unità. “Le sfide che dobbiamo affrontare sono enormi, ma lo sono anche le possibilità di soluzioni”, ha detto. “Lavorando insieme, possiamo superarle”.
Il momento clou del dibattito generale di quest’anno è stato il discorso del Santo Padre. Papa Francesco ha affrontato il dibattito come capo di Stato del Vaticano il 25 settembre.
Il Santo Padre si era rivolto per la prima volta all’Assemblea Generale delle Nazioni Unite il 25 settembre 2015. La sua visita aveva coinciso con l’adozione “dell’Agenda 2030 per lo sviluppo sostenibile”. Questa è stata la prima volta nei 75 anni di storia delle Nazioni Unite che un Papa è presente all’apertura dell’Assemblea Generale. E mai nella storia pontificia il Capo della Chiesa cattolica si era rivolto ad una tale varietà di leader mondiali.
Come di consueto, anche quest’anno si sono tenute molte riunioni di Alto Livello durante la 75ª sessione dell’Assemblea Generale (riunioni che hanno coinvolto capi di Stato e capi di governo).
- Riunione ad alto livello per commemorare il 75° anniversario dell’ONU – 21 settembre
- Riunione ad alto livello sull’azione per il clima – 24 settembre
- Riunione ad alto livello sui finanziamenti per lo sviluppo – 29 settembre
- Riunione ad alto livello sull’accelerazione della fine della pandemia COVID-19 – 30 settembre
- Vertice sulla biodiversità – 30 settembre
- Riunione di alto livello in vista del 25° anniversario della Quarta Conferenza Mondiale sulle donne (Pechino n. 25) – 1 ottobre
- Riunione ad alto livello per commemorare e promuovere la Giornata Internazionale per l’eliminazione totale delle armi nucleari. -2 ottobre
Abbiamo chiesto le reazioni e i commenti di alcuni Clarettiani, laiche e laici, per quanto riguarda la leadership del loro Capo di Stato o Capo di Governo nel dibattito generale e hanno fornito i loro commenti:
