Nella città di Manresa (Barcellona – Spagna), diocesi di Vic, il 4 settembre 1859 nacque P. Martino Alsina. La sua famiglia era profondamente religiosa. Iniziò la sua formazione vocazionale come seminarista diocesano. Iniziò lo studio del latino nell’anno 1871 nel collegio di Manresa, aggregato all’Istituto di Barcellona e dopo due anni partì per Vic per continuare gli studi ecclesiastici nel seminario. Fu accolto come precettore nella casa di Portell de Sant Juliá, distante due chilometri e mezzo da Vic. Lì viveva e li insegnava a leggere e a scrivere e il catechismo ai figli della famiglia che lo aveva accolto. In seminario si distinse per il costante lavoro che faceva, per la sua chiara metodologia negli studi e per il suo carattere costante e diligente.
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La situazione della Congregazione in questo periodo fu di costante crescita umana e missionaria. Nell’anno 1912 c’erano 112 case in tutta la Congregazione con un totale di 1.633 professi e 120 novizi. L’aumento fu, soprattutto, di personale. Nel 1922 la Congregazione aveva 1.943 individui (senza contare gli 834 postulanti), tra di loro 3 vescovi e un Prefetto Apostolico. Fino ad allora erano morti 2 vescovi, 388 padri, 233 studenti e 283 fratelli. In totale 917. E vi erano 10 Provincie e Vice-Provincie con 154 case: Catalogna, Castiglia, Betica, Cile, Messico, Brasile, Colombia, Argentina, Guinea e Stati Uniti.
Nel suo magistero cercò di aiutare i suoi fratelli nella fedeltà vocazionale e apostolica consigliando la fedeltà allo Spirito e una formazione iniziale e permanente adeguata e attualizzata. Il P. Alsina, per l’esistenza di alcuni missionari poco allegri e felici con se stessi e con la propria vocazione, scrisse la circolare Remedios del descontento en la religión. In essa esprime un intimo desiderio perché i suoi fratelli vivano allegri, soddisfatti, amichevoli e felici. La formazione clarettiana deve essere solida. Per questo deve avere il suo fondamento in Cristo e nell’imitazione della sua vita e delle sue opere. In questo processo, Maria, nostra Madre, è un riferimento obbligato per plasmare Cristo nei formandi. La formazione deve essere anche di qualità, che prepari missionari della Congregazione (dimensione carismatica) e missionari per la propria epoca (inseriti nel tempo in cui vivono). La formazione, pertanto, deve indirizzarsi per ottenere la maggior attitudine e specializzazione possibile per compiere gli apostolati necessari per le diverse necessità.