Stefano Sala y Masnou nacque il 28 maggio 1812 nella casa di campagna Sala, appartenente alla parrocchia di San Martino del Soccorso (Barcellona – Spagna). Suo padre perse la prima moglie, da cui aveva avuto 3 figli. Stefano, frutto del secondo matrimonio, fu il quinto di sei fratelli, dei quali, tre furono religiosi, uno clarettiano e gli altri due benedettini. Uno di questi fratelli religiosi fu il P. Bernardo, che, per l’espulsione dei religiosi dalla Spagna, dovette lasciare il suo monastero e si integrò nella vita della nostra nascente Congregazione per 26 anni, fino a che, nel 1875, fece ritorno al monastero benedettino di Monserrat.
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Da questo incontro illuminante per la sua vita, il P. Stefano Sala ebbe una forte esperienza di Dio, che gli fece sentire di essere chiamato a dedicare completamente la sua vita per le missioni. Subito lasciò la sua promettente e riuscita carriera ecclesiastica, iniziata con la sua ordinazione sacerdotale per aprire le porte ad un nuovo stile di vita: annunciare la Parola del Signore con fuoco apostolico e libertà missionaria. I suoi molteplici doni come oratore sacro si posero al servizio delle predicazioni missionarie realizzate nelle diverse cittadine della Catalogna; accompagnò il P. Claret in diverse delle sue campagne apostoliche.
Il 18 aprile ricordiamo che nel 1858, a soli 45 anni, il P. Stefano Sala fu chiamato alla casa del Padre in Barcellona. Fare memoria di questo fratello è tornare alle origini della nostra famiglia. Fu il primo sul quale il P. Fondatore contò per iniziare la grande opera della Congregazione e al quale affidò la sua direzione quando dovette partire come Arcivescovo per Santiago di Cuba. Per dieci anni servì la Congregazione come Superiore Generale e si dedicò a mantenere vivo lo spirito missionario che animò il P. Fondatore. La sua vita ci stimola ad approfondire la nostra identificazione missionaria e la nostra appartenenza congregazionale.