Don Pedro Casaldaliga, evacuato dalla sua casa per minacce di morte

Dic 10, 2012 | Brasil

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Sâo Félix do Araguaia, Brasile. Il vescovo Pere Casaldaliga CMF, di 84 anni, si è visto obbligato a lasciare la sua casa in São Félix do Araguaia e trasferirsi a più di 1.000 kilometri, su consiglio della polizia federale del Brasile.

La notizia è stata riportata dal sito web spagnolo “Religión digital” (la si può leggere QUI), facendo eco ad una denuncia presentata dalla casa cinematografica “Minoría absoluta” che in questi giorni stava girando una “miniserie” sull’anziano vescovo.

Don Pedro Casaldáliga, vescovo emerito di São Félix, ha attualmente 84 anni ed è malato di parkinson. Da 40 anni si è messo in risalto per il suo apostolato a favore dei più poveri, in concreto per la difesa dei diritti degli indios Xavante. Dopo la rinuncia al governo della sua diocesi, decise di continuare a vivere in mezzo alla sua gente.

Essendosi trasformato nel “volto visibile” della lotta di resistenza a favore degli indios, si presume che i terratenientes ed i coloni che occuparono fraudolentemente e con violenza queste terre, siano dietro a queste minacce. Di fatto, detti “invasori” saranno sloggiati prossimamente per un ordine ministeriale che già da 20 anni doveva essere messo in pratica.

Il fatto che il governo del Brasile abbia deciso di togliere le terre ai “fazendeiros” per restituirle agli indigeni, legittimi proprietari, ha aggravato il conflitto.

Don Pedro, ha ricevuto l’appoggio della Prelatura di Sâo Félix, come pure del “Consejo Indigenista Misionero”, organismo vincolato alla Conferenza Nazionale dei Vescovi del Brasile, mediante un comunicato firmato pure dalle associazioni ed enti vincolati alla lotta indigena ed ai diritti umani.

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