DISCEPOLI NELLA SALVAGUARDIA DELLA CREAZIONE: XV° INCONTRO PROVINCIALE DI ANIMAZIONE BIBLICA CLARETTIANA DEL CENTROAMERICA

Gen 26, 2020 | Centroamérica, Pastorale Biblica

San Jose, Costa Rica. Dal 20 al 25 gennaio 2020, si è tenuto presso la Casa degli Esercizi Spirituali del Costa Rica il XV° Incontro Provinciale di Animazione Biblica Clarettiana dell’America Centrale, con 80 partecipanti provenienti dai sei paesi che compongono la suddetta Provincia. La centralità dell’incontro è stata la Parola di Dio in relazione all’ecologia, alla cura e alla difesa della Madre Terra dai diversi elementi che la distruggono. I partecipanti hanno appreso, condiviso, riflettuto e vissuto l’esperienza di essere discepoli fedeli prendendosi cura della creazione che Dio ha fatto e ci ha dato.

CE 20200125 XV Encuentro participantes

Al termine dell’incontro di una settimana, il Prefetto Provinciale di Apostolato dell’America Centrale, P. Javier Hernández, CMF, ha concluso le sessioni offrendo alcuni punti chiave che i partecipanti devono ricordare quando torneranno nei rispettivi Paesi.

Ha detto che “la più grande eredità della Famiglia Clarettiana è la sua spiritualità, costruita da uomini e donne che l’hanno resa universale e significativa con la loro vita e missione”. L’origine di tutta la spiritualità cristiana è Gesù e l’origine di tutta la spiritualità clarettiana è Sant’Antonio Maria Claret. Pertanto, tutti noi che facciamo parte della Famiglia Clarettiana siamo costruttori permanenti della nostra spiritualità. La chiave della spiritualità di Gesù è il Regno. La chiave della spiritualità di Claret, in linea con quella del Regno, è lo Spirito che soffia nella nostra vita con la Parola e con la Missione. La vita di Sant’Antonio Maria Claret è stata confrontata in molti momenti con forti esperienze dello Spirito, con un “vento” che lo ha sempre portato a scoprire nella Parola di Dio le chiavi della sua vita e missione “.

Ha anche ricordato che “per coloro che condividono la spiritualità clarettiana oggi, la Parola di Dio è come una campana che risveglia la nostra memoria in modo che le storie della vita, comprese quelle dell’ingiustizia, della violenza e della morte, non rimangano dimenticate”. Ha pure detto che dalle ceneri delle vittime, verranno costruiti nuovi progetti di vita. “Il ricordo che suscita lo Spirito della Parola di Dio si schiera sempre per le vittime, per gli sconfitti, per gli esclusi”.

Hanno terminato la cerimonia di invio del missionario con la speranza di poter vivere tutto ciò che avevano sentito dell’esempio di Gesù di Nazaret, ispirato dalla Ruah, e dell’intercessione di Sant’Antonio Maria Claret.

 

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