Haití. Grazie Hector, mi pare la migliore idea (riparare la casa) che cercarne un’altra, ora. Inoltre, quale casa cercheremmo? Se tutte sono colpite dal scisma, non sapremo in che stato si trovino. Così che mi pare la miglior idea: che vengano con morse e assicurino ciò che abbiamo attualmente per potervi entrare dentro… poi si vedrà! Sto pensando di parlare con la padrona della casa, se è d’accordo…Ma il più importante è la nostra vita. Sono totalmente d’accordo e vi stiamo aspettando. Ho potuto parlare con Beauplan: sta bene. Dice che Kazal è colpita in parte: il terremoto non è stato tanto devastante come qui. Dei seminaristi, credo che Camillo ti abbia informato. Il postulante Adonis ha perduto sua madre, Edoardo la sua nipotina, gli altri ancora non mi hanno contattato. Si continua a togliere cadaveri da sotto le macerie. Oggi sono potuto andare a vedere la cattedrale e il palazzo presidenziale: sono orribili, irriconoscibili. Altre parrocchie sono pure distrutte, non siamo gli unici. La sofferenza è totale e tocca tutti. Buon confratello, attendiamo la visita degli amici tuoi (falegnami, medici).
Un abbraccio. Anistus
N.B. ho visto Mirtelina (infermiera di Porto Rico del gruppo AMAR) e mi ha detto che per mercoledì saranno con noi altri tre o quattro medici. Ho già visto una casa, vicino alla parrocchia, dove potranno installarsi e attendere la gente. Che sorte! Ogni giorno visito Nazon e porto tutta l’acqua che posso e la distribuiamo alla gente che continua ancora a vivere e a dormire nelle strade. Noi abbiamo la fortuna di avere un cortile ed un muro di cinta che ci protegge da uno spettacolo totale.