Santiago de Cuba, Cuba. Il 16 febbraio 2022, 171 anni dopo l’arrivo del nuovo Arcivescovo, Antonio María Claret, alla sua Arcidiocesi di Santiago de Cuba, si è svolta nella sua Cattedrale la solenne Messa di chiusura di questo “Anno di Sant’Antonio Maria Claret”. È stata presieduta da monsignor Dionisio García Ibáñez, attuale arcivescovo di Santiago de Cuba, accompagnato dall’arcivescovo di Camaguey, monsignor Wilfredo Pino, dal vescovo di Bayamo Manzanillo, monsignor Alvado Beyra, e dal vescovo di Holguín Las Tunas, monsignor Emilio Aranguren e dal suo vescovo ausiliare monsignor Marcos Pirán. Monsignor Sivano Pedroso, vescovo di Guantanamo Baracoa, non ha potuto partecipare. Tutti questi territori ai tempi di Claret facevano parte dell’immensa Arcidiocesi di Santiago de Cuba.
Hanno concelebrato anche tutti i sacerdoti dell’Arcidiocesi di Santiago di Cuba e diversi sacerdoti delle diocesi precedentemente menzionate. Tutti i religiosi e le religiose hanno partecipato, insieme a numerosi fedeli delle diverse parrocchie, riempiendo la bella cattedrale di Santiago.
La solenne celebrazione eucaristica ha commemorato Sant’Antonio Maria Claret. Dalle letture del giorno, il sacerdote diocesano Don Camilo Salmón ha evocato nella sua predica la vita di Claret durante il suo mandato come arcivescovo di Cuba. Ha evidenziato la profonda spiritualità e lo zelo missionario, l’audacia e l’impegno di Claret nel suo compito pastorale nella sua estesa diocesi. Ha anche sottolineato il suo amore e la sua profonda devozione alla Vergine della Carità del Cobre. Ha incoraggiato tutti che la vita e lo stile missionario di Claret continuino ad essere un riferimento per la pastorale dell’Arcidiocesi e di tutta Cuba.
Monsignor Dionisio García Ibáñez, dopo la benedizione, ha espresso la sua gratitudine al Signore per aver potuto celebrare, nonostante le difficoltà della Covid-19, nell’ Anno di Sant’Antonio Maria Claret. Ha detto con gratitudine la sua gioia per avere Sant’Antonio Maria Claret a Cuba come Patrono della Catechesi, delle Missioni, e per avere la presenza di Claret nell’est di Cuba con la sua impronta missionaria e impegnata nonostante le gravi situazioni che ha dovuto vivere.
Ha ringraziato anche la presenza dei quattro Vescovi, segno di gratitudine e comunione per il passaggio di Claret nelle loro attuali diocesi. Il Vescovo ha ringraziato anche i Missionari Clarettiani e le Suore Missionarie Clarettiane, fondate insieme con Madre Antonia Paris a Santiago di Cuba, per la loro continua presenza e opera missionaria. Infine ha ringraziato tutte le parrocchie per essere presenti e rafforzare così la comunione di tutta la Diocesi che vuole seguire lo stile missionario di Sant’Antonio Maria Claret. Poi l’Arcivescovo ha invitato tutti a venerare la reliquia di Sant’Antonio Maria Claret e a chiedere la sua protezione. Lo ha fatto per primo, seguito dai vescovi, dai sacerdoti e dal popolo fedele.
Un video clip che evoca Claret al suo arrivo a Santiago di Cuba è stato proiettato per la prima volta nella Cattedrale come atto finale dell’Anno di Sant’Antonio Maria Claret. Si tratta di una bella canzone interpretata con entusiasmo dai giovani delle parrocchie di Santisima Trinidad, Santa Lucia, la Famiglia Laica Clarettiana di Santiago de Cuba e il gruppo giovanile di Songo La Maya. È un videoclip liberamente registrato da un’equipe tecnica professionale che, attraverso la sua musica e la sua danza, sfida meravigliosamente tutti noi ad un impegno straordinario:
“VOGLIO ESSERE COME CLARET” “COME CLARET… VOGLIO ESSERE”.
(Notizie di Juventino Rodriguez, CMF di Songo La Maya, Cuba)
Altre immagini durante la celebrazione:
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