Chiamati a donare la vita

Mag 29, 2018 | Formazione, Scuola del Cuore di Maria

Vic, Spagna. E’ già avanzata la formazione del gruppo di formatori, si è percorso un buon tratto di strada. Si è cominciato con la preparazione ad un buon discernimento; poi un approfondimento dell’autobiografia del nostro padre fondatore ed inoltre, conoscere i luoghi più importanti dei suoi primi passi. Successivamente, con la storia della congregazione. Una volta terminata la parte storica, si è passati ad un’estensione di ciò che era già noto riguardo alle costituzioni; per finire con il tema dell’interculturalità, che dovrebbe caratterizzarci come confratelli nella Congregazione.

In questo momento, siamo nella riflessione del Martirio, che ci spinge profondamente a guardare le nostre radici carismatiche e a fare uno sforzo per vivere ciò che abbiamo scelto di essere nella nostra vita. Citando il numero 77 delle nostre costituzioni che si esprime: il Prefetto, “con il suo esempio, ancor più che con le sue parole, procuri che tutti assumono questo modo di vivere per intima conoscenza di fede“.

Conoscere la vita dei nostri Martiri significa riconoscere la grande opera che coloro che li hanno accompagnati hanno compiuto nel loro processo di crescita nella fede e nella loro configurazione con Cristo. Volevano togliere loro la vita, ma in cambio essi l’ hanno donata, profondamente convinti dell’amore di Dio per loro e per il loro prossimo. Dei 51 martiri di Barbastro, 41 di loro erano giovani tra i 25 ei 21 anni; e con grande convinzione e fede vivente hanno espresso: “moriamo tutti felici senza che nessuno si senta debole o dispiaciuto; tutti noi moriamo pregando Dio che il sangue che cade dalle nostre ferite non sia sangue vendicativo, ma sangue che entra rosso e vivo nelle tue vene, stimoli il tuo sviluppo e la tua espansione nel mondo “(Lettera di Faustino).

La vita offerta dai nostri confratelli Martiri chiama ogni formatore, affinché per amore della Congregazione e per la chiamata che Dio ha fatto per lui a seguirlo, nella sua vita sia una testimonianza fedele e generosa dell’amore di Dio in modo che gli altri, vedendo le loro vite, possano trovare l’amore misericordioso di Dio Padre, per il quale dobbiamo sacrificare le nostre vite, cioè, la loro vita deve essere un vangelo perenne.

 

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