Spagna. All’incirca 1.000 persone, tutti alunni e professori insieme a numerose famiglie del Centro Scolare, si sono dati appuntamento per commemorare il giorno della Pace scolare e quello della Non Violenza sotto il lemma:”Combattere la povertà, costruire la pace”. La povertà si incontra frequentemente tra i fattori che favoriscono o aggravano i conflitti, inclusi quelli armati. Così ce lo ricordava, a

gennaio, Benedetto XVI:
“Si constata e si fa ogni volta più grave nel mondo un’altra seria minaccia della pace: popolazioni intere vivono oggi in condizioni di estrema povertà. La disuguaglianza fra ricchi e poveri si è fatta più evidente, incluso nelle nazioni più sviluppate economicamente. Si tratta di un problema che si pone alla coscienza dell’umanità”.

Durante due settimane, secondando la proposta educativa di Alboan (www.alboan.org), il Collegio Cardinal Larraona ha cercato di ricordare che “conserviamo ancora la capacità di indignarci davanti alle ingiustizie di cui altri soffrono e di mobilitarci davanti la disgrazia altrui, implicandoci in essa”. Crediamo nella solidarietà. Non dobbiamo danneggiare nessuno e dobbiamo aiutare i bisognosi.

La visione alternativa dei diritti delle persone ci dice che:

• dobbiamo riconoscere gli altri con i medesimi diritti che i nostri. Così ce lo ha dimostrato Gesù di Nazareth;
• conseguentemente, ci sentiamo responsabili degli altri: ciò che capita a loro, capita anche a noi;
• non dobbiamo dimenticare che l’oblio delle responsabilità proprie impedisce la costruzione di una società solidale;
• l’adempimento dei nostri doveri verso gli altri ci costruisce come persone e come società: la nostra felicità non può realizzarsi al margine degli altri;
• costruire la pace dando impulso alla giustizia è un diritto e un dovere per tutti. Il 30 gennaio è stato dichiarato per la prima volta nel 1964 Giorno della Scuola, della Pace e della Non Violenza (DENIP).
Il suo obbiettivo è l’educazione nella e per la tolleranza, la solidarietà, la concordia, il rispetto dei Diritti Umani, la non-violenza e la pace. In questo giorno i collegi e i centri si convertono in strumenti di pace e di intesa fra persone di diversa formazione, razza, cultura e religione.