Città del Messico, Messico. Il 25 aprile 1927, nel contesto della guerra dei Cristeri in Messico, furono uccisi molti uomini e donne cristiani; tra questi, i martiri di San Joaquín, un piccolo gruppo che esemplifica bene tre modi di vivere all’interno della Chiesa: il laico Leonardo Pérez, il sacerdote diocesano José Trinidad Rangel, e il religioso, nostro confratello, Andrés Solá, CMF.
Questo ricordo ha significato che ogni anno, e per nove anni, i giovani di diverse parti del Messico si riuniscono nel ranch dove sono stati martirizzati, e durante il fine settimana più vicino al 25 aprile, per fare un campo che diventa un momento di festa in cui incontrarsi e alimentare la fede, l’amore, ecc., dicendosi addio, in seguito, con tristezza, anche se con la speranza che l’anno successivo ci sarà l’opportunità di incontrarsi di nuovo.
Quest’anno, a causa della situazione che il mondo sta affrontando e che tutti conosciamo per il Covid-19, i giovani hanno dovuto purtroppo annullare la riunione. Tuttavia, e con l’aiuto dei social network che in questo periodo i missionari hanno dovuto imparare a usare e innovare, hanno deciso di avventurarsi per non perdere questa esperienza di incontro e, con questa intuizione, si è svolto il 9° campo di San Joaquín on line.
A loro si è presentata una sfida: come poter fare un campo in modo virtuale mantenendo i giovani connessi durante il sabato pomeriggio e la domenica mattina, di fronte alla grande varietà di proposte, forse ancora più interessanti, che Internet offre oggi. Con la certezza che molti giovani erano abbastanza identificati con il campo, fu istituito un gruppo organizzativo, furono pianificate alcune iniziative e s’ imbarcarono in un’avventura.
Hanno iniziato con la creazione di una pagina, che può ancora essere visitata su Facebook: @SanJoaquinCamp. Questo sarebbe il posto dove si accamperebbero. Arrivati il 25 aprile alle 17:00 e dopo aver trasmesso la storia dei martiri al mattino, hanno iniziato la trasmissione. Il primo ad apparire sulla scena è stato P. Jorge Vargas, CMF, Prefetto Provinciale della PGV, ad accogliere, insieme al fratello Carlos Verga, CMF, Prefetto Generale della PGV, il nono campo. Tra l’accoglienza e le motivanti parole di Carlos, facendole entrare in comunione con i giovani clarettiani del mondo, hanno iniziato il campo.
Con le preghiere, i temi, le sfide, i film, i raduni, i giochi – tutto questo è stato pubblicato sulla pagina facebook – e soprattutto con la grande convivenza, il campo è partito. Un dettaglio interessante è che domenica la preghiera iniziale è stata programmata alle 9:00 e si è tenuta una video chat a cui hanno partecipato diversi ragazzi e ragazze del campo, che vivevano insieme, si svegliavano, giocavano, come se fossero di persona al campo.
Hanno concluso il loro incontro con l’Eucaristia e l’invito dell’America Centrale a unirsi alla Pasqua dei Giovani il fine settimana successivo.
Alla fine si può dire che i Covid-19 non li hanno privati del loro senso di famiglia, del loro carattere giovanile e tanto meno della loro coscienza di essere comunità. Il prossimo anno sarà il decimo anniversario del campo e inizierà senza dubbio con un grande abbraccio di gruppo, sarà una grande festa e tutti saranno invitati!
[envira-gallery id=”78635″]
