Bolivia. Sacaca è in festa e per molti motivi…Ce n’è uno che merita di essere messo in risalto. La chiesa di San Luigi ha aperto di nuovo le sue porte dopo un lungo lavoro di ristrutturazione, che è durato un anno e mezzo. Il giorno 17 maggio 2008 abbiamo celebrato la seconda nascita di questo tempio. E’ nato di nuovo perché i suoi muri, le sue facciate, i suoi altari, il suo soffitto a cassettoni presentavano i segni di una triste fine

triste fine e ora hanno ritrovato lo splendore (8 fotos ).
Il giorno 16, a vespero, abbiamo celebrato una eucarestia, semplice e familiare, nonostante che la navata del tempio fosse piena di gente. E’ stato il momento idoneo per ricordarci dell’impresa, dei suoi lavoratori, di tutta la gente che ha partecipato a questa ristrutturazione. E’ un tempio coloniale che nasce, per la prima volta, nella seconda metà del secolo XVI. Tempio di una sola navata, rinascimentale, a croce latina. I lavori compiuti hanno realizzato due obbiettivi fondamentali: dare una soluzione ai gravi problemi di umidità che hanno deteriorato a poco a poco la struttura del tempio e dare, inoltre, alla chiesa il suo antico splendore. I muri hanno ricuperato la loro verticalità ed elevano chiavi e travi catene che gli danno maggiore consistenza. Lo zoccolo, di pietra morbida di Sacaca, ricopre i muri della navata e delle cappelle. Senza dubbio, ciò che più attira l’attenzione, è il suo soffitto di stile moresco-spagnolo, ricuperato in parte e di nuova fattura nella maggior parte. Le facciate, principale e laterali, opera in mattoni, hanno ricuperato la loro eleganza originaria. E come chiusura, il leggero tono crema dei muri interiori che, unito al chiarore delle luci, sommerge in un’atmosfera di pace e di raccoglimento. Il passato e il presente in un abbraccio religioso…
Verso le 10,30 iniziamo l’Eucarestia presieduta da Mons. Riccardo Centellas e con la presenza dei Padri Clarettiani della Missione del Nord-Potosì. Gli alunni del Focolare Campesino, le autorità e il popolo di Sacaca riempiono la navata centrale. Il canto, la gioia dei volti, i “jula-julas” dell’offertorio e la partecipazione riconoscente, alla fine, di alcuni sacacueni, hanno dato la nota festosa a questo incontro religioso. Le parole semplici e giuste di Monsignor Riccardo hanno invitato i presenti a rinnovare la vita della Chiesa sacacuena,alla pari con la restaurazione del tempio. Tutti sono chiamati ad essere missionari perché il popolo viva…Nel vespero della festa del Corpus Domini, una partecipazione di massa alla comunione ci annuncia un nuovo futuro per i fedeli di Sacaca.
Una speciale lapide commemora il II Centenario della nascita del P. Claret, Fondatore dei Missionari che attualmente curano la Missione del Nord-Potosì, e, in concreto, questa parrocchia di Sacaca (foto ). Conclude con la benedizione del tempio, una processione intorno all’edificio restaurato, accompagnata dalla banda del Collegio Alonso de Ibañez. 17 maggio 2008. Sono passati solo cinque secoli…