Spagna. Ci riuniamo nella cappella per celebrare la Messa con il rito indiano. I nostri confratelli Mathew Vadakkel e Raj Irudaya, insieme al P. Mathew Vattamattam, che ha presieduto l’Eucarestia, ci hanno aiutato a vivere un momento molto intenso di spiritualità e comunione fraterna.
Il lavoro di questo giorno ha avuto due momenti. Tutta la
mattinata c’è stato un dialogo fra culture. Prima in forma personale e poi in piccoli gruppi (Spagna, America del Sud, America Centrale con Messico, India, Stati Uniti con Inghilterra e Africa). Formuliamo domande per dirigerle ai confratelli degli altri gruppi culturali. Il dialogo suscitato ci ha molto arricchiti. Tutti mettono in risalto il clima di apertura, rispetto e sincerità in cui possiamo condividere le nostre inquietudini, pregiudizi e dubbi. Tutti siamo contenti e convinti che è possibile il dialogo sincero per creare maggior comunione. Consideriamo che abbiamo vissuto una parabola della fraternità interculturale a cui è chiamata tutta la nostra Congregazione in questo momento storico.
Al pomeriggio ci dedichiamo a rispondere a tre domande che Paolo ci ha fatto in vista di formulare, come formatori, ciò che ci interessa condividere coi nostri confratelli della Congregazione. Con la metodologia di riflessione personale, di condivisione in piccoli gruppi, scambi informativi e riunione plenarie, possiamo esprimere le nostre convinzioni e prospettive di fronte al lavoro della interculturalità nelle nostre comunità formative.