Maria, madre della Parola, Nostra Signora di Guadalupe, accompagna l’ultimo giorno del Convegno in sintonia con tutto il continente americano, Messico specialmente.
Alla fine di questi giorni di lavoro non poteva mancare una riflessione sulla pedagogia della Parola nei processi formativi: ecco perché si trovavano pronti a dire qualcosa a riguardo, il prof. Don Giuseppe Roggia, salesiano, e P. Josep M. Abella, superiore generale dei missionari clarettiani. Il primo relatore si è centrato più direttamente sulla formazione iniziale, presentando alcuni percorsi concreti secondo le diverse tappe formative; il secondo, ha presentato un Progetto di formazione permanente all’incontro con la Parola che la Congregazione dei missionari clarettiani ha portato avanti col titolo “Parola-Missione”.
Per concludere il Convegno, suo moderatore, P. Josu M. Alday, ha rivolto questa domanda a tutti i partecipanti: cosa possiamo portare dentro di noi che ci aiuti a fare della Parola un impegno particolare? Lui stesso ha risposto dicendo:
1. Io porto con me la preghiera del salmista: “Dammi vita secondo la tua parola”
2. La sfida di essere “esegesi vivente della Parola” e cercare di essere parola della Parola
3. I fondatori (S. Girolamo, S. Romualdo…), in particolare S. Antonio Maria Claret, ispirato dalla Parola per essere il suo missionario, e che ci vuole servitori della Parola
4. Facendo sì che la preghiera diventi una vera esperienza di “incontro”
5. Con la Regola di Vita o le Costituzioni nelle mie mani
6. Per essere formato continuamente e abilitato per la missione.
E finiva ringraziando il Signore per questo momento di incontro .
Che Maria, madre della Parola, generi in tutti suo Figlio, per la potenza dello Spirito.u.