Haiti. “Portatori di vita”: è l’espressione perfetta per definire le operazioni umanitarie dei medici di AMAR e di CARITAS di Porto Rico, qui in Haiti. Essi, per il loro lavoro, sono diventati portatori di vita in mezzo a situazioni di morte e di disperazione. Hanno condiviso con le vittime ciò che sono e ciò che hanno,

seminando speranza in terra di angustie. Dal 12 gennaio, Porto Rico con la sua mano generosa non ha cessato di donarsi al popolo haitiano fino a giungere all’interno del paese, nella provincia di Artibonito (Centro-nord).

Tutto è cominciato venerdì 19 febbraio. Sotto la direzione della signorina Mirtelina Torres, un gruppo di 12 persone, fra medici, infermiere, interpreti e personale di sicurezza, è partito da Porto Principe fino al municipio di Verrettes, per portare speranza, sorriso e vita là dove il “feroce cataclisma” del 12 gennaio li aveva tolti. Appena giunti, li ha ricevuti il direttore dell’Ospedale di Verrettes e il gruppo GRIAC (Gruppo di Riflessione per l’iniziativa e l’azione cittadina), che lavora in molteplici progetti senza fini lucrativi.

La strada era lunga (135 km fra Porto Principe e Verrettes). Al giungere, i medici portoricani si sono resi conto subito di ciò che si aspettavano: ferite non curate da più di un mese e molti altri casi complicati. C’è da sottolineare che la maggior parte delle persone curate erano originarie di Porto Principe, fuggite in cerca di un’attenzione medica elementare.

Senz’alcun dubbio, gli aiuti che hanno portato questi infaticabili medici hanno sollevato tutti coloro che ne avevano bisogno.

Essi hanno saputo condividere la loro vita con quella delle vittime: unirle per mezzo della solidarietà.

Il cataclisma del 12 gennaio ha lasciato Haiti nella desolazione, certamente; ma la speranza rinasce. Stiamo risorgendo dalle rovine. Ora più che mai, Haiti si chiama “terra della speranza”. A nome delle vittime, noi (di Verrettes), ringraziamo caldamente tutti i fratelli portoricani che hanno collaborato per accendere la luce della speranza fra le vittime del terremoto. Che continuiamo a piantare nel mondo la globalizzazione della solidarietà! Grazie Porto Rico, puoi entrare già nella gloria del Regno, perché “…eravamo feriti e tu ci hai curati”.
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P. Beauplan Derilus, cmf.
(Primo Missionario Clarettiano Haitiano).