Ingeniero Jacobacci, Argentina. La comunità clarettiana “Ingeniero Jacobacci”, Rio Negro, Patagonia, Argentina, ci informa delle conseguenze di cui sta soffrendo questa regione da sabato 4 giugno, con l’arrivo delle ceneri del vulcano Puyehne, situato nel sud del Cile.
Dice il P. Jorge Còceres, cmf: «La gente dei campi è quasi isolata, si tappano i filtri delle macchine poiché il pulviscolo è molto fino ed inoltre tutto si complica con il vento a 75 km all’ora».
La protezione Civile ha dichiarato l’allerta nella zona, la circolazione dei veicoli è stata ridotta, le scuole sospese. Le autorità raccomandano di rimanere in casa e, nei momenti critici, di usare mascherine per prevenire possibili complicazioni polmonari. Ma l’aiuto ai bisognosi da parte del governo non arriva.
I maggiori danni sono nelle zone rurali, dove si vive dell’allevamento del bestiame. Le attività pastorali, pure, sono state sospese. I giovani della parrocchia avevano pianificato come attività propria lo sgombero delle ceneri dai tetti delle case più povere della località, ma hanno dovuto sospendere l’attività poiché le autorità hanno lanciato un nuovo allarme qualche minuto prima. Domenica 12, le comunità hanno dovuto partecipare alla Santa Messa per via radio.