BISOGNA FAR MATURARE LA FEDE
Tra le tante attività che attraversano la nostra vita, molte volte ci sentiamo estenuati e con il bisogno di fermare la marcia per trovare spazi di interesse, d’incontro, di crescita e di risposo. Una delle maggiori necessità è quella di trovare momenti di interiorità e riflessione appropriata.
Anche se sperimentiamo questa esigenza che viene dal nostro intimo, non sempre troviamo o favoriamo gli spazi per darle risposta. Lo stordimento che circonda la nostra quotidianità si popola d’innumerevoli teorie, opinioni e criteri che spesso lasciano senza valore quello che riceviamo dai nostri genitori o dalla catechesi e che si dovrebbe convertire nella «terra buona che nutre» la nostra fede.
Questa situazione genera crisi di fede, fino al punto che bisogna ricominciare la catechesi, soprattutto quella agli adulti. Le risposte che in altri tempi ci hanno dato sono insufficienti o inadeguate. Spesso le domande sono cambiate; nascono dubbi e forse arriviamo a pensare che siamo stati ingenui, o anche che i nostri educatori, nella fede, ci hanno potuto ingannare o sono stati ingannati anche loro.
La predicazione che molte volte si sente nelle nostre chiese, suppone, quello che dice il P. Claret in altri situazioni, una comunità formata da persone che hanno accettato la dottrina cristiana. In questo modo, si stimola la crescita; ma per questo è indispensabile garantire la solidità del cemento, che è Gesù Cristo (cf 1Cor 3,10-15).
Con questa base, si potranno costruire vite cristiane adulte all’altezza delle sfide che ci si presentano. Il processo di catechesi agli adulti dovrà imprimere alla nostra fede un maggior radicamento nella Parola e nella comunità, permettendoci di scoprire modi nuovi di essere «sale e luce» in ogni contesto in cui viviamo (cf Mt 5,13-16).
Che valutazione puoi dare al tuo personale cammino catechistico?
Hai coltivato la tua formazione perché la tua fede e le tue manifestazioni della stessa siano realmente da adulto?