CERCANDO LA VIA DI DIO
Così Claret chiuse la sua prima tappa nel cammino verso la sua vocazione di Missionario Apostolico. Ebbe da fare sterzate e giravolte; a vent’anni si sentì «ingannato, disgustato e annoiato del mondo: pensai di lasciarlo e rifugiarmi nella solitudine, rinchiudermi in una certosa». Alimentò il desiderio di farsi certosino per un anno, studiando nel Seminario Diocesano di Vic, e quando stava avviandosi verso la Certosa di Montealegre per entrare, un’improvvisa tempesta lo fece sentire male e dubitare: «e se Dio non vuole che io entri alla Certosa?». Si allarmò, e tornò al seminario di Vic. Quattordici anni tardò ancora Claret nel porre i suoi piedi e la sua voce, già libero da legami, nella sua definitiva vocazione di Missionario Apostolico.
Raccontandoci l’inizio della sua ricerca, Claret ci offre luci perché ciascuno illumini il proprio cammino nella ricerca della propria vocazione personale, al servizio del mondo e della Chiesa, e nella Chiesa.
Lo stato di vita e la l’impegno con cui ciascuno si realizzi meglio al servizio degli altri sarà stata la «vocazione» alla quale Dio lo ha chiamato. Bisogna cercarla per trovarla e seguirla. La strada può essere breve o essere molto lunga e con tappe e cambiamenti di direzioni e giravolte. Bisogna evitare di sbagliarsi; bisogna perseverare fino a riuscire a vivere la propria vocazione, perché in questo uno si gioca la propria felicità.
In questa ricerca non dobbiamo sentirci autosufficienti. Claret cercò il consiglio di persone esperte, ebbe i suoi direttori spirituali; e questo non solo all’inizio del suo cammino, ma durante tutta la sua vita, perché la scelta vocazionale ha bisogno di essere sempre attualizzata.
In quale momento o tappa della tua ricerca di vita ti trovi? Hai cercato già di scoprire o raggiungere e vivere la tua «vocazione»?