GUARDANDO A MARIA
Per conoscere Maria, invocarla e parlare di lei non c’è niente di meglio che seguire i passi della Bibbia e la lunga esperienza del popolo di Dio. I nomi che troviamo nell’Antico Testamento hanno aiutato la Chiesa, per esempio, per designare Maria come Madre dei viventi, come Eva, (cf Gn 3,20), o come Gloria di Gerusalemme, onore del nostro popolo, come Giuditta (cf Gdt 15,5). Il primo capitolo del Vangelo di san Luca ci offre suggerimenti più precisi di questo tipo nei titoli che lì si danno alla giovane Vergine di Nazareth. E i Santi Padri ci hanno insegnato che, parlando così di Maria, diamo a questi titoli un senso nuovo e più pieno, capace di consolidare la nostra preghiera mariana e la nostra fiducia.
E che dire della tradizione secolare della Chiesa, instancabile in questa forma di avvicinamento a Maria? in questo ha avuto un grande ruolo l’esperienza spirituale dei santi come la devozione popolare, per esempio nell’uso della Litania lauretana. Tutto porta ad aumentare, come fa Claret, il vincolo d’amore e d’interventi materni con cui Maria ci tiene uniti a suo Figlio Gesù in tutte le circostanze della vita.
Per chi vive in comunione con Maria è più chiaro che, in sintonia con il suo cuore, deve porre il centro della sua attenzione in Gesù. Da qui l’importanza della vita sacramentale, della preghiera, della meditazione della Parola, soprattutto del Vangelo. La preghiera del Rosario, ti aiuterà, come Claret, a mantenere la mente nella vita di Gesù.
Sicuramente nelle diverse vicissitudini della tua esperienza spirituale sono andati affiorando in te nomi e titoli, che ti hanno facilitato a comprendere la missione e il messaggio di Maria. Non ti sarà difficile verificare che la sua compagnia ti ha aiutato a continuare a fare con maggior consapevolezza il tuo cammino vocazione insieme a Gesù: con più generosità, con serena allegria e con l’impegno solidale con cui lo stesso Signore realizzò il suo itinerario di salvezza per noi.