TUTTO DEVE AVER SIGNIFICATO
In Claret tutto ha la forma del missionario. Dio lo va configurando a lui e tutto nella sua vista acquista significato per la missione. Oggi ci ricorda il significato di tre compiti quotidiani molto semplici, che, proprio per questo, possiamo relegare nell’ambito dell’incoscienza. Un compagno che mi ha preceduto nella missione soleva dire: «Fai il bene e fallo bene». Senza dubbio non mancano persone e istituzioni che fanno il bene e lo fanno bene. Però non sarà più di una chiamata a dare dignità a quanto abbiamo tra le mani.
Con il Claret oggi ti suggerisco che ti fermi e ti domandi perché compi le tue molteplici, apparentemente insignificanti, attività quotidiane:
Fermarti un momento prima di mangiare. Che significato dai ai tuoi pranzi? Mangiare, mi dirai, è una necessità di base, per non ammalarsi, per continuare a vivere. Poi Claret suggerisce qualcosa di più; persino il mangiare ha per lui un significato missionario: poter servire di più e meglio.
E il riposo? Durante la giornata noi riposiamo. È importante riprendere le forze, distendere i nervi. Ma Claret punta più in alto: si riprendono le forze per rispondere meglio alla missione, per potenziare il servizio apostolico. È molto più che un momento piacevole. Prega brevemente prima di addormentarti e nobilita il tuo riposo.
Claret ci ricorda anche il significato dello studio o di qualsiasi altro lavoro della giornata. Che cosa fare perché lo studio e il lavoro non continuino a essere un compito pesante e una mera abitudine? Mi dirai che lo fai per superarti, per ottenere un titolo o un salario. Claret ti invita a guardare più avanti: studiare per conoscere, amare e servire meglio Dio e il prossimo. Lavorare per alleviare il compito di altri. Prima di metterti a studiare o lavorare fa’ un breve silenzio e recupera il significato migliore di questa occupazione.
Benedici, Signore, questo giorno. E fa’ che, sia che mangiamo, sia che lavoriamo o riposiamo, lo facciamo nel tuo nome e possiamo servirti meglio negli altri.