CENTRALITÀ DELL’ AMORE
Chi non ha sperimentato la differenza tra la fredda attenzione di un funzionario che lavora per obbligo e l’attenzione personalizzata di chi assume il proprio lavoro come un servizio al fratello? Nella nostra società, non è vero, che siamo un «paziente», un «cliente», un «passeggero», e che ci sentiamo trattati come essere anonimi, come «numero»? A volte ci viene dato un «numero» con il quale ci si identifica, ci si chiama, ci si considera. Certamente viene risolto il nostro problema, e ci viene dato ciò di cui abbiamo bisogno, ma quello che siamo, quello che sentiamo, la mia persona, il mio «io» non viene considerato, non interessa.
Noi stessi, diamo un’elemosina a un povero e ci dimentichiamo di lui: pretendiamo di alleviare una necessità e ci sentiamo tranquilli, ma non ci importa, né ci interessa, sapere chi è, che cosa fa’, perché è arrivato a questa situazione, di che cosa ha veramente bisogno. Possiamo fare grandi cose, risolvere grandi problemi dell’umanità, ma se manca la carità, se non c’è amore, tutto rimane a metà strada.
Gesù arriva al cuore di ognuno perché si dirige personalmente a lui: è il giovane ricco, è la madre vedova, è Maria Maddalena, è Pietro con il quale Gesù parla. Di alcuni sappiamo i loro nome, perché erano conosciuti dalla comunità cristiana; ma per Gesù non ci sono esseri anonimi. Lui non da’ la sua vita per il «genere umano», non muore in croce per «l’umanità» in un modo astratto: lui ti parla, muore per te, ti salva, ti cerca personalmente. «Oltre l’apparenza esteriore dell’altro, dice Benedetto XVI, scopro il suo anelito interiore di un gesto d’amore, d’attenzione, che non gli faccio arrivare soltanto attraverso le organizzazioni incaricate di questo, e accettandolo a volte per esigenze politiche. Guardandolo con gli occhi di Cristo, posso dare all’altro molto più di cose esteriori necessarie: posso offrirgli lo sguardo d’amore di cui ha bisogno».
Ti sei interrogato qualche volta circa la vita delle persone che ti sono accanto?
Ti sei interessato dei problemi, della situazione familiare, o dei sentimenti di quelli che sono in rapporto con te o circa le persone che incontri lungo l’arco della tua giornata?