11 Settembre

Set 11, 2018 | Claret con te

«Non solo dovete avere pazienza nel sopportare i vostri difetti, ma anche i dolori fisici e le aridità dello spirito. Anche san Pietro desiderava restare sul Tabor e fuggire dal Calvario ma questo monte non lascia di essere più utile e vantaggioso dell’altro. È meglio, diceva san Francesco di Sales, mangiare il pane senza zucchero, che lo zucchero senza pane».
Lettera ascetica … al presidente di uno dei cori dell’Accademia di San Michele, Barcellona 1862, p. 17

AMORE PAZIENTE

Ci sono delle occasioni in cui la nostra vita ci sembra inutile, insignificante o poco interessante. Ma il valore della nostra vita non si misura da quello che facciamo, il nostro stato d’animo non cambia, di fatto, la nostra dignità come persone né il valore che abbiamo agli occhi di Dio. Non valiamo per quello che facciamo, ma per la dignità che abbiamo come persone, come figli di Dio. Ciascuno di noi è unico e irripetibile. Ciascuno personalmente siamo più importanti per Dio, perché siamo sue creature, fatti a sua immagine. E ci cerca per quello che siamo, apprezza tanto il nostro essere e la nostra storia che non ci cambia per niente. Valiamo molto agli occhi di Dio!
Potranno cambiare le circostanze della nostra vita, potremmo essere grandi peccatori, sentirci bene o disprezzarci. Il Signore continua ad essere lo stesso, conserva il suo amore per noi,ci sostiene nelle difficoltà e ci dona la gioia della vita e l’allegria per le cose belle di ogni giorno. Dona il frutto a quanto facciamo in suo nome, perché tutto quello che siamo e abbiamo lo abbiamo ricevuto dal Signore. Fate tutto nel nome del Signore, dice san Paolo (cf Col 3,17), perché quello che facciamo in nome suo, in comunione con lui, ha la forza dello Spirito Santo e l’efficacia del suo potere.
Nella vita e nella morte, siamo del Signore, continua a dire Paolo (cf Rom 14,8). Nei momenti di gioia e nei momenti di dolore, è sempre presente il Signore. è come il sole: non perché è annebbiato e non lo vediamo, smette di stare lì.
Chiedi qualche volta al Signore il dono della fede per riconoscerlo e sentirlo vicino a te, o ti lamenti o lo rinneghi quando ti sembra che lui è assente dalla tua vita o è sordo alle tue richieste?

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